Fermi tutti. Siamo populisti. Ma non populisti qualsiasi, siamo fautori di populismo spiccio. Lo dice Luca Paltenghi il quale, scrivendo a TicinoLive (qui il link su archive.is), sostiene che facciamo critica gratuita.

Un pensiero illuminante. Paltenghi ci consiglia anche di cambiare nome, dice, perché “StopARP” è chiaramente schierato (ma dai?) quindi, sostiene costui, giacché non vogliamo distruggere il sistema, avremmo dovuto chiamarci “Miglioriamo le ARP”.

In realtà, e questa è solo una delle tante facezie che questo signore sparge a vanvera, il nome che più ci si addice sarebbe “Reagiamo uniti alla disparità di trattamento e alle lesioni seriali dei diritti più elementari dell’uomo da parte delle ARP“.

Senza chiedere pareri a Paltenghi abbiamo deciso di sintetizzare con “StopARP”.

Inoltre, continua Paltenghi nella sua esposizione, il problema delle ARP sono i curatori ai quali andrebbero tolti i mandati.

Noi, in realtà, non vogliamo togliere nulla a nessuno, vogliamo solo vengano rispettate le leggi e le norme che le ARP applicano non sempre nel migliore dei modi e troppo spesso secondo geometrie variabili e dozzinali.

Abbiamo letto decine di migliaia di pagine relative a centinaia di casi e, per “casi”, intendiamo “persone a cui le ARP in modo arbitrario o comunque sommario hanno tolto diritti, dignità e hanno castrato la libertà” e, ancora una volta senza consultare Paltenghi, abbiamo deciso di chiamarli “casi” e, a prescindere, se per il Paltenghi il problema sono i curatori, perché non si attiva per risolverlo, invece di sparare contro di noi? Ha trovato la cura a ogni male e la tiene per sé? Suvvia, non si fa!

Ci insegna, il Paltenghi, che il cittadino non può protestare, e lo fa scegliendo un esempio che, secondo lui, dovrebbe essere brillante: “Se io fondo l’associazione “Stop preture” mica mi devono per forza considerare, no?” , scrive a TicinoLive. Quindi, per Paltenghi, il cittadino non deve essere considerato dalle istituzioni, se viene denudato di ogni diritto va bene così. Protestare? Ma stiamo scherzando? Non viviamo mica in un contesto democratico. Roba da chiodi.

Non sappiamo (né vogliamo sapere) se questo signore fa parte della vita politica del Cantone né, tanto meno, ci interessa sapere se costui parteciperà alle prossime elezioni e in seno a quale partito, ma la sue elucubrazioni sono preziose: dimostrano l’ambiente di saccenti scettici con cui ci confrontiamo ogni singolo giorno.

Grazie, signor Paltenghi. Il suo modo di pensare, così lontano dalla realtà dei fatti, è proprio ciò contro cui ci battiamo apertamente e la sua dimostrazione di leggerezza ci dà l’occasione di condividerlo con tutti.

La invitiamo a interessarsi ai “casi” che trattiamo, a sedersi vicino a noi e a sentirsi raccontare direttamente dai cittadini fino a dove arrivano le ARP. Poi potrà dire qualcosa di aderente alla realtà. Del resto, se lei apre bocca a vanvera, non dobbiamo mica considerarla, no? (Cit.)

 

 

 

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