“Volevo segnalarvi la situazione tragica che sta vivendo la mia nipotina. La bambina mi è stata tolta e fatta internare senza valide motivazioni all’Istituto Torriani di Mendrisio. La bambina soffre tantissimo chiede a sua mamma – disperatamente – di essere riportata a casa… ma non c’è niente da fare. Secondo me le ARP si accaniscono in modo disumano nei confronti di mia figlia, la loro motivazione è quella che lei non vuole riallacciare i rapporti con l’ex marito, che secondo loro è una bravissima persona.
A questo proposito avrei da ridire in quanto c’è un certificato medico che dice che mia figlia è stata picchiata e un altro certificato redatto dallo psichiatra che la segue dal 2007 in cui è descritta la vera situazione di quella maledetta famiglia. Perché oltre ai maltrattamenti fisici, mia figlia subiva anche maltrattamenti psicologici e i familiari del marito sapevano, ma tacevano per omertà.
Per risolvere la situazione abbiamo assunto un avvocato che ci ha chiesto subito 3000.- franchi, rassicurandoci che la bimba sarebbe uscita subito dall’istituto perché “rubata” ingiustamente. Invece, ora, questo avvocato non fa più nulla per aiutarci e per questo motivo abbiamo deciso di rimandargli il mandato.
Io mi chiedo: ma prima di prendere queste drastiche decisioni le ARP dovrebbero prima fare dei veri accertamenti e chiedere ai bimbi come si trovano in famiglia.
La mia nipotina era trattata come una principessa, era felice con la sua mamma, i suoi amichetti… Nessuno delle ARP, nemmeno la curatrice le ha mai chiesto come si trovasse con la sua mamma e questo è un grave sbaglio, perché chiunque conosce mia figlia, è pronto a testimoniare che la bambina era sempre ben vestita trattata benissimo e che madre e figlia erano attaccatissime l’una all’altra”.
S.S PARADISO