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(Foto: pixabay.com/CC)

Il membro permanente dell’ARP 3 di Lugano, dottoressa Daniela D’Ottavio del Priore e il delegato comunale Andrea Chiaruttini sono stati convocati in qualità di testimoni in un processo che si sta svolgendo a Monza, dove una psicologa del posto ha querelato una giornalista per diffamazione.

Facciamo un po’ d’ordine

La signora monzese, una psicologa, è stata chiamata dall’ARP 3 per fare un approfondimento diagnostico. La prima cosa che stride, la meno grave nel contesto di questa faccenda, è che le istituzioni ticinesi fanno ricorso a specialisti d’Oltreconfine, come se in Ticino gli psicologi non si trovassero. Ma questo aspetto, ininfluente in questo frangente, è casomai da demandare alla bontà di Norman Gobbi e della Lega, che fanno di “prima i nostri” un cavallo di battaglia.

La causa in Italia

Il lavoro della psicologa italiana è stato cassato dall’Ordine degli psicologi della Lombardia perché parte dell’approfondimento diagnostico lo ha fatto al telefono (!). La persona ticinese colpita dal lavoro della psicologa si è rivolta a una giornalista che ne ha scritto online. La psicologa non ha gradito e l’ha riempita di querele ed offese, parte delle quali sono ora in corso di dibattimento presso il tribunale di Monza.

I testimoni

La psicologa ha citato, tra i propri testimoni, anche Daniela D’Ottavio del Priore e Andrea Chiaruttini. Non si sa bene a che titolo, ma è del tutto irrilevante, perché i due hanno deciso di disertare l’aula. Nonostante i tentativi di comprendere le motivazioni su cui hanno fatto leva per non collaborare con la giustizia, non c’è stato modo di cavare il classico ragno dal buco. Attenderemo la fine del processo per accedere ai documenti e pubblicare su questo sito la comunicazione dell’ARP 3 con le motivazioni ufficiali, nella speranza che appoggino su una base legale e non siano del tutto inventate e abusive.

A prescindere dai motivi appaiono evidenti due cose: al momento di rendere conto del loro operato – sia pure come testimoni e non come imputati – i membri dell’ARP 3 si dileguano e, cosa meno influente, la psicologa italiana non riesce a portare in aula quelli che sono i suoi testimoni.

 

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