Di seguito il comunicato stampa inviato oggi ai partiti ticinesi, vi terremo informati in merito a quali partiti hanno aderito e quali hanno optato per la ‘via biblica già percorsa da Ponzio Pilato’.

Tenete pronte le penne. Servono 100mila firme, raccolte in tutta la Svizzera.

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Il 20 febbraio 2018 è stata costituita l’Associazione StopARP, nata per affiancare i propri membri al cospetto delle Autorità Regionali di Protezione (ARP), il cui operato finisce sempre con maggiore regolarità agli onori delle cronache ticinesi.

L’Associazione StopARP ha, tra i propri scopi, quello di rappresentare i propri membri davanti alle istanze giuridiche cantonali e elvetiche, nonché la facoltà di adire la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) di Strasburgo.

La necessità di assegnare meno potere alle ARP è avvertita in tutta la Svizzera e, in questo quadro, si inserisce l’iniziativa popolare del consigliere nazionale svittese Pirmin Schwander (UDC). C’è tempo fino al 15 novembre 2019 per raccogliere 100’000 firme per legittimare l’iniziativa “Agire autonomamente nella famiglia e nell’impresa (Iniziativa sulla protezione dei minori e degli adulti)”, affinché i componenti della famiglia e i partner abbiano vicendevole diritto di sostenersi e rappresentarsi anche in caso di incapacità di giudizio e di azione.

La nostra associazione si fa promotrice e partner dell’iniziativa per il Cantone Ticino, per questo motivo chiediamo a tutte le forze politiche di unirsi in un comitato extra-partitico a beneficio di tutta la popolazione, soprattutto le fasce più deboli.

Un caso pratico

Tra i tanti casi che ci sono stati sottoposti ne abbiamo scelto uno afferente al tema sollevato dall’iniziativa popolare, registrato in Ticino.

A un uomo anziano e sotto curatela è stato imposto di lasciare la clinica privata presso la quale veniva curato per trovare alloggio in un appartamento privato. Va sottolineato che l’uomo in questione disponeva di capitali sufficienti a onorare i costi di entrambe le soluzioni, va scartata quindi l’ipotesi secondo cui l’ARP di riferimento abbia optato per il minore costo ai danni della comunità. Oggi gli eredi non sono in grado di sapere perché all’uomo siano state accostate due figure infermieristiche (il cui costo è stato di oltre 10’000 franchi al mese), oltre a non essere in grado di capire perché, nonostante i suoi problemi di salute, sia stato estrapolato da un contesto di presidio medico. Non hanno possibilità, gli eredi, neppure di sapere come è stato impiegato il denaro del curatelato e, nonostante le richieste, l’ARP di riferimento fa forte opposizione al rilascio di informazioni. Il danno che vantano gli eredi è di circa 250’000 franchi.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.stoparp.org che è anche il media con cui l’Associazione StopARP intende sensibilizzare e informare i cittadini circa l’operato delle ARP, oppure contattare il numero 079 816 83 42 o scrivere all’indirizzo email: info@stoparp.org

Grati per l’attenzione, auguriamo a voi tutti buon lavoro.

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