L’Associazione StopARP ha chiesto la rimozione dell’ARP 3 di Lugano, rivolgendosi alla Camera di Protezione del Tribunale d’Appello, presieduta dal giudice Franco Lardelli, al Consiglio di Stato e al potere legislativo cantonale e al Municipio della città di Lugano. (Qui la lettera).
Non è una decisione di pancia, al contrario è stata ragionata. È stata valutata la situazione sia dal punto di vista delle logiche istituzionali sia da quello del cittadino, per giungere alla conclusione che le istituzioni non possono lavorare così male (senza subire conseguenze) e, parallelamente, appare lapalissiano che i cittadini meritano molto di meglio.
All’Autorità Regionale di Protezione 3 (ARP 3), l’associazione non rimprovera soltanto la pessima gestione della situazione di Pregassona (che è la punta di un iceberg, la parte visibile di un malandazzo ben più generale che raramente arriva agli onori della cronaca), così come non rimprovera soltanto il comunicato stampa rilasciato dalla stessa ARP 3, palesemente imbellettato inteso a imbonire i cittadini, assumendo così l’atteggiamento opposto a quello che un’istituzione colta in fallo dovrebbe assumere.
StopARP non intende tollerare diversi altri fatti, riconducibili alla leggerezza con cui l’ARP 3 separa coniugi, divide figli dai genitori, si affida a un manipolo di professionisti inadeguati e non ammette repliche o decide senza autorità che un anziano ultranovantenne sia in grado di autodeterminarsi, in palese contraddizione con il parere dei medici i quali, peraltro, hanno certamente maggiore voce in capitolo di quella dell’ARP 3. Non da ultimo una gestione del denaro dei curatelati che, in alcuni casi, è apparsa per lo meno “leggera”.
I casi che ci sono stati sottoposti e afferenti all’ARP 3, sono tutti collegati da un triste file-rouge: decisioni scriteriate, affidate a specialisti impreparati, scherni ai cittadini, ripicche e atteggiamenti vendicativi e punitivi, un minimo comune denominatore che non deve trovare spazio in uno stato di diritto democratico.
Per troppo tempo le autorità cittadine e cantonali, benché al corrente di alcune delle situazioni generate dall’ARP 3, hanno girato la faccia altrove. È quindi arrivato il momento che i cittadini sappiano quali governanti / politici / personaggi pubblici siano pronti a difendere i più deboli dallo strapotere delle ARP.
Su questo blog verranno pubblicate le risposte delle autorità e qualsiasi altro sviluppo. Restate sintonizzati.