(Foto: wikipedia.org)

L’Associazione StopARP è letteralmente sotto attacco, al centro delle mire di alcune ARP, Preture e della Camera di Protezione del Tribunale di Appello (Cpta).

Il riferimento specifico, al cui proposito una pretura ci ha vietato di rilevare particolari, è un caso di soprusi, di errori e di minacce formulate da un’Autorità Regionale di Protezione (ARP).

Caso del quale non possiamo parlare ma che rientra di buon diritto nei peggiori pasticci mai compiuti da un’ARP (limitatamente, si intende, ai casi di cui siamo a conoscenza).

La morale 

Le ARP, la Camera di Protezione che dovrebbe sorvegliare sul loro operato e per il momento una pretura (ma siamo certi che altre si uniranno al coro), stanno spendendo ingenti risorse (anche economiche) per metterci a tacere quando, lavorando come conviene e spendendo molte meno risorse, noi non avremmo motivo di esistere.

Ognuno tragga le proprie conclusioni in totale libertà. Decida se il cattivo e il colpevole è chi si impegna per contribuire a mantenere attuale e puntuale il rispetto che cittadini e istituzioni si devono vicendevolmente, oppure se sta sbagliando chi fa di tutto per debellare lo status quo e la giustizia, salvo poi additare gli altri.

 

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