Ascoltare le storie di chi è vessato dalle istituzioni e dalle ARP a volte è difficile. Davvero difficile. Quando sentiamo vicende tanto gravi e violente dal punto di vista emotivo e psichico che spingono i cittadini a lasciare il Ticino, completamente sfiniti e dilaniati dalle angherie e dai torti subiti dalle istituzioni, ci rendiamo conto che esistono i profughi svizzeri.

Non è questione di numeri, sono nell’ordine delle decine, ma è questione di diritto e libertà. Nasci in Svizzera, studi, lavori e vivi in Svizzera. Fai figli in Svizzera, li allevi in Svizzera, alimenti sogni, progetti e speranze incollate sopra al panorama che vedi da casa tua.

Un giorno, poi, quando ti rendi conto che chi dovrebbe tutelare i tuoi diritti li infanga, ti disprezza, ti irride, è violento nelle accuse, noncurante nelle affermazioni, ridicolo nell’esporre le logiche e, soprattutto, non pagherà mai pegno per le sue mancanze e le sue angherie, quel giorno prendi le tue cose, chiami a te i tuoi cari e vai a vivere altrove.

E, probabilmente, altrove ci morirai.

Perché spesso è un viaggio senza ritorno e, con il tempo, la nostalgia lascia spazio al risentimento, poi alla rabbia pura e poi, per sopravvivere, all’indifferenza.

In Ticino c’è un manipolo di individui, una cinquantina in tutto, che possono fare della tua vita ciò che vogliono.

E non serve ricorrere ai tribunali, al dipartimento delle istituzioni o al dipartimento della sanità e socialità, non serve ricorrere al governo. Sei solo, dileggiato, devastato, svuotato e assoggettato alle logiche sadiche che non seguono il diritto, gli sputano addosso, non perseguono il buon senso, lo irridono, non vedono la realtà delle cose, la inventano difendendola fino a ledere i più elementari diritti umani.

Farewell. Che un giorno possiate trovare la pace, la dolcezza e la serenità di cui ogni uomo ha diritto. A noi piace sapervi felici, ovunque siate, finalmente padroni di voi, dei vostri gesti quotidiani e del vostro destino. Date a chi amate molto più di quanto la vostra terra ha saputo darvi. Siate liberi.

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