Avete perso. StopARP si è presentata ai media e al pubblico il 23 novembre 2018. Ne abbiamo scritto qui.
Alla serata ha partecipato un pubblico attento, interessato, accorto. E voi avete perso.
Un pubblico scioccato e disgustato dalle storie che ha sentito. E voi avete perso. Storie di abusi, di bassezze, di atti violenti, di irrisioni e di scherno tutte compiute per mano dello Stato e delle sue emanazioni. E voi avete perso.
Abbiamo invitato i rappresentanti di ognuna delle 16 Autorità Regionali di Protezione (ARP), i rappresentanti del dipartimento delle Istituzioni (DI), del dipartimento della Sanità e della Socialità (DSS), della Camera di protezione del Tribunale d’appello, della pretura, della procura e del Municipio di Lugano. Non è venuto nessuno. Avete perso.
Avete perso l’occasione di spiegare ai cittadini quali dinamiche permettono alle ARP e all’apparato che vi ruota attorno di distruggere la vita dei cittadini agendo per lo più in modo sommario e quindi arbitrario.
Non era una gara. Eppure avete perso.
Avete dimostrato di non essere in grado di metterci la faccia. Avete perso. Avete perso dignità, autorevolezza, avete perso.
Così come le istituzioni tendono dare torto a chi non c’è o a chi non prende parola, voi avete perso.
Noi c’eravamo. Abbiamo ascoltato, abbiamo dato voce a chi soffre, abbiamo abbracciato e accarezzato persone devastate, con una luce amara negli occhi. Voi no. Non c’eravate. Avete perso.
Eravate tutti impegnati in cose più importanti? Cosa c’è di più importante di ascoltare il dolore che le istituzioni hanno generato? La spiegazione è una sola: non avete il coraggio delle vostre azioni.
Avete perso. Non era una gara, e voi avete perso.